giovedì 28 agosto 2014

C'è da provare una macchinaaa...

...è un diesel?!

E' da un po' che stiamo pensando di cambiare auto. La piccola Ubba, comprata per pochi soldi all'inizio del 2012, inizia a starci stretta e a sentire gli acciacchi dovuti all'età.
Così è da tempo che tengo d'occhio Blocket e che leggo articoli online per farmi un'idea.
Dalla teoria bisogna però a un certo punto passare alla pratica e ieri mattina, dopo aver lasciato Lea all'asilo, io ed Elisa siamo andati da un concessionario che aveva un paio di auto (usate, ovviamente) che ci potrebbero interessare.
Entriamo e scambiamo due parole con un venditore. Questi ci mostra l'Octavia che ci interessava e poi ci chiede se ci interessa provarla. La domanda ci coglie di sorpresa, non l'avevamo preventivato, ma ovviamente rispondiamo di sì.
Lui sale in macchina, la porta fuori dal concessionario, scende e mi porge le chiavi. Io le prendo e mi aspetto che salga in auto, ma mi sento dire: "Ci vediamo tra poco, buon giro!".
Guardo Elisa che ha il mio stesso stupore in volto. Ringrazio e saliamo. Facciamo un giretto di 5-10 minuti, fermandoci per scambiarci di posto, in modo da provarla entrambi e torniamo. Stessa cosa con l'altra auto (una Golf familiare, per la cronaca).
Ora, io non ho mai comprato un'auto prima, né qui né in Italia, ma questa vicenda mi ha sorpreso. In positivo, sia chiaro.
Immagino che abbiano un sistema GPS di controllo (senza considerare il fatto che c'era poco carburante a bordo), però il gentile venditore non aveva idea di come mi chiamassi e non aveva nessun riferimento. Boh, trovo difficile immaginare che la stessa cosa possa succedere in Italia, purtroppo.

Ah: non abbiamo ancora deciso che macchina comprare, vorremmo vederne ancora qualcuna e magari porvare diverse motorizzazioni. Vedremo se funziona così anche da altri concessionari.

martedì 12 agosto 2014

Un grande giorno

Domani, 13 agosto 2014, è un giorno importante per la nostra famiglia.
Lea inizia l'asilo (förskola oppure dagis)!
Elisa si occuperà del primo giorno, io dei restanti. Nel mezzo avremo anche gli zii di Bruxelles in visita, sarà una settimana piena di emozioni!
Devo dire di essere felice che Lea inizi il suo lungo percorso scolastico. Ovvio: non è facile pensare che la lasceremo in balia di altri bambini (devo comprarmi un fucile), però è il momento giusto.
Negli ultimi mesi ha fatto grandi progressi: ha iniziato camminare e poi a correre; è passata dal blaterare cose a caso, al dire alcune parole (vabbé, continua a blaterare un casino); mangia praticamente da sola e molto altro. Ora c'è bisogno dell'interazione con altri mini-umani e di una guida più capace ed esperta di noi.
Elisa dice di essere un po' nervosa. Io invece mi sento tranquillo. Anche se provo una montagna di sensazioni strane.
La prima è che questi mesi sono passati di corsa. Uno pensa che 8 mesi di paternità siano tanti, ma mi sembra l'altro ieri di aver chiuso la cassa e aver salutato i colleghi. Invece era il 17 dicembre. Sono successe tantissime cose, belle e meno belle in questi mesi. Lea è, come detto, cresciuta tantissimo e spero io con lei.
Quest'ultima è un'altra cosa alla quale penso: come sono cambiato? E' cambiato il mio rapporto con Lea? E con Elisa? E con il mondo? Credo che, nonostante Eli possa avere da dire, abbia cambiato la mia visione delle cose e alcune priorità. Proprio perché in cima a queste ora c'è Lea sono contento che inizi l'asilo: mi piacerebbe poter stare ancora a casa a giocare e strizzarla, ma non credo sia giusto per lei e il suo sviluppo.
Poi torno a lavorare, in un nuovo ruolo, quello di "vicecapo" in una filiale per me nuova. In questi mesi ho regolarmente visto il mio capo e i miei futuri colleghi, sono contento di rientrare. Però sento che il lavoro avrà un peso minore che in passato e temo che i primi giorni soffrirò un po' a non avere notizie, pur sapendo che Lea starà benissimo e che si prenderanno cura di lei all'asilo.
Insomma sarà uno sconvolgimento di routine ormai ben funzionanti e oliate...

Passando ad altro, mi viene in mente che devo a Giusi una spiegazione sull'öppna förskola e anche che magari qualcuno sia interessato a sapere come funziona l'asilo qui. Spero di avere il tempo di scriverne, nel caso.

Per il resto direi che ci stiamo pian piano sistemando nella nuova casa. Lea sembra non aver patito: in fondo adesso ha due piani e un giardino a disposizione...
I miei genitori sono stati qui e ne abbiamo approfittato per qualche giorno di vacanza con il loro camper. Un bell'esperimento e bei posti visitati, la prossima volta però facciamo due settimane, che altrimenti non è vacanza.
Settimana scorsa siamo stati a Skyview e, nonostante non ami le grandi altezze, devo dire che è stato bello e che merita una visita. Stoccolma è una citta molto pianeggiante, ma non mancano le possibilità di vederla dall'alto, sfruttatele se passate di qui!

Insomma tanti pensieri e cose da mettere in ordine e una certezza: fare figli è da egoisti, come ho sempre sostenuto. Però cavolo quanta incredibile gioia!

lunedì 4 agosto 2014

Vacanza e gioie

Ci sarebbero un sacco di cose da raccontare, ma siamo in vacanza e scrivo dal telefono.
In questo momento siamo a Falköping e facciamo colazione in camper. Lea mangia quasi da sola e ci fa capire cosa le garba e cosa no. È cresciuta tantissimo ed è difficile pensare che sia stata piccola piccola.
A ricordarci com'era ci penserà Annika, la neo arrivata bimba di due carissimi amici ai quali dedichiamo queste poche righe augurando loro tutta la felicità possibile. Complimenti a Giusi e Davide (anche a Magellano, ovviamente) e ben arrivata Annika!