giovedì 30 dicembre 2010

E' Natale, è Natale...

...gli uccellini sbatton l'ale! E così via, ma lasciamo perdere la simpatica canzoncina natalizia e diamoci a un breve resoconto dei nostri 3 giorni in Italia.
Il 23 viaggio con la sempre scoppiettante Livia, che non si lascia certamente fermare da un raffreddore e tra bus e aereo fa amicizia con una signora che le racconta la storia della sua vita, una hostess con la quale organizza serate "di caccia" e uno steward da "chi cojo, cojo" che vorrebbe indurla in tentazione. Mitica!
A Bergamo non c'è Paola, sorella di Elisa, perché bloccata dal maltempo a Bruxelles. Purtroppo nessuno dei molti tentativi di venire giù funzionerà e la nostra sarà costretta a restare a casa in quel Belgio che si blocca per un po' di neve.
Il 24 è il giorno dei saluti: più persone possibile in meno di 12 ore. A fine giornata saremo stremati, ma molto contenti, alcune delle persone incontrate, in ordine sparso: Nicoletta, Marco, Alberto, Fabio, Francesca, Polda, Elena, Matteo, Fabio, Alessandra, Marco, Laura, Tanja, Marta, Serena, Alessia, la Mitica, Elena, Ricky, Simona, Milena, Chiara, Carla, Maurizio, Andrea, Bruna, Chiara, Betto, Ottimo Massimo (bis), Erika, Ivan, Lua, Valentina, Barbara, Moreno, Alice, Filippo, Andrea e probabilmente ne dimentico qualcuno...
E poi arriva il Santo Natale, che ci porta sostanzialmente a mangiare come dei porci. A pranzo dalla famiglia di Eli a Casella, in 10. La sera con la parte paterna della mia, in più di 30. In entrambe le occasioni sono dovuto ricorrere più volte a limoncino e grappa per "sturare" il mio stomaco e continuare a mangiare le mille cose squisite che mi trovavo davanti.
Il 26 ci ha separato: Elisa dall'altra nonna, io a casa con la famiglia di mia madre. Risultato: altra notevole quantità di cibo ingurgitato. Siamo riusciti a salutare ancora un paio di amici e poi ci siamo messi dietro alla valigia, ovviamente riempita di regali!
All'alba delle 3.30 ci siamo messi in viaggio alla volta di Orio al Serio. Arrivati in aeroporto la simpatica sorpresa: il nostro volo, previsto per le 6.45, era dato in partenza alle 16.30! Varie vicissitudini hanno poi fatto sì che la partenza fosse... beh, voi spererete che ora vi dica "anticipata". E invece no, alla fine siamo decollati alle 17.45. Solo 11 ore di ritardo, una dose di stanchezza e scomodità notevoli e pure una giornata di paga persa.
In compenso ho incontrato qualche conoscente anche lì, per non farmi mancare niente!

Beh, l'importante alla fine è essere tornati a casa dove la Pulce ci aspettava con ansia: son 3 giorni che è supercoccolosa, incredibile!
In un certo senso fa effetto pensare che ci venga naturale pensare a Stoccolma come "casa" già ora. Però ho fatto attenzione a come ci siamo espressi mentre eravamo in Italia e ho avuto la conferma che casa nostra è qui oramai. Con buona pace di molti e con gioia di altri.
Auguri a tutti!

Ps: ci avrebbe fatto un enorme piacere salutare molte più persone, ma 3 giorni sono davvero pochi e Natale non è poi il periodo più indicato. Spiace non poter abbracciare tutti, ma speriamo che capirete. Per stavolta facciamo un abbraccio virtuale, ok?!

martedì 14 dicembre 2010

Moderazione

A Genova siamo abituati a leggerlo.
Purtroppo d'ora in avanti funzionerà così anche su entrambi i blog. Mi dispiace perché preferivo fidarmi di chi commenta, specialmente degli amici, ma la situazione stava diventando antipatica.
Capitemi :)

domenica 12 dicembre 2010

from Boffardi

Linko il post di Mauro per semplicità.

Aggiungo, per chi avesse letto solo i giornali italiani, che non è vero che ora è "terrore a Stoccolma". Più tardi aggiungo un paio di considerazioni al riguardo.
Ora via, Julbord (pranzo di Natale) con un sacco di bella gente!

giovedì 9 dicembre 2010

l'incubo infinito ... migrationsverket

Oggi nuovo giramento infinito a causa dei nostri fantastici amici dell'immigrazione...
Arrivata a casa una trovo sullo zerbino una bella busta a mio nome? Cosa conterrà? Adesso ve lo racconto ma prima una piccola parentesi...

Circa due mesi fa andiamo all'immigrazione carichi di papiri per ottenere i permessi di residenza permanente in svezia.
Tralasciando i dettagli :
Dd: "Salve! Io lavoro e pago le tasse, questo è il mio contratto, posso rimanere qui?"
Sig: "Sì, dammi i tuoi papiri e ti arriverà una lettera a casa"
Eli: "Viviamo insieme (sambo), io studio a Sfi e cerco lavoro, posso rimanere qui anch'io?"
Sig: "Sì, metti i tuoi papiri in quella cassetta e ti arriverà una lettera a casa"
La lettera di Davide arriva dopo varie settimane grazie anche ad una serie multipla di telefonate, ma per lo meno arriva. E qui torniamo all'inizio...

La mia lettera arriva oggi e cosa dice? Indovina, indovinello...
Che non possono farmi avere un permesso di residenza perché non hanno il mio certificato di matrimonio e la sua relativa registrazione in Svezia... e il tutto deve arrivargli entro una settimana...
EEEEEEEHHHHHHHH?!?!?!?!?! E chi ha mai parlato di matrimonio?!?!?!
Ma la signorina allo sportello che ci stava a fare?

Si accettano suggerimenti per chiudere questa storia... e che nessuno venga a dirmi che devo sposarmi, per favore!


domenica 28 novembre 2010

E' arrivata! Ed è qui per restare...

Mi butto nel mucchio dei post sulla neve, in barba all'originalità!
E' arrivata lunedì, è scesa praticamente senza pause fino a mercoledì. Poi venerdì ha ripreso e ora scende, anche se quasi in orizzontale causa vento che impazza.
Da una parte è bello, proprio bello. La bianca compagna che ci accompagnerà per un po' di mesi ha scacciato il grigiore che ci ha molestato durante le settimane 45 e 46. Pioggia e nuvole poco d'aiuto per il morale sono così state soppiantate da nuvole (di nuovo) e tanta neve che almeno con il riverbero ci regala un po' di luce.
Una breve cronistoria per immagini.

La prima spruzzata, lunedì 22.


Da "infarinatura" si passa a "senza soluzione di continuità", eccovi il cortile del palazzo il mercoledì


Venerdì, alla prima tregua, il nostro balcone è ridotto così:


Spunta addirittura un tiepido sole a Hötorget:

Ora la situazione è uguale a venerdì, ma con 10 cm in più. La Pulce vorrebbe uscire, ma i -7 e la neve la fanno desistere in fretta.
In tutto questo io sono anche uscito a correre, 12km ben sotto lo 0, equipaggiato con un sovrascarpe chiodato. Forte, mai fatto prima. Molti penseranno che non sia stata un'idea geniale, anche perché ora sono malaticcio, ma succederà tutto l'inverno. E pensate che bello: mercoledì mattina si scende verso -15/-17!

Notizie dal mondo del lavoro: giovedì scorso ho avuto la prima delle mensili "uppföljningsamtal" col mio capo. Si tratta di un'ora al mese vis-a-vis dedicata al lavoratore. Scheda preparatoria con le cose positive e negative dell'ultimo mese, gli obbiettivi raggiunti, quelli da raggiungere, le proposte sul come agire e "varie ed eventuali". Sull'utilità nel medio-lungo periodo non mi posso esprimere ancora, per ora posso dire che è d'aiuto per capire un bel po' di questioni che vengono fuori con il tempo, lavorando nel quotidiano. Per quelle urgenti c'è sempre la mail e un nutrito gruppo di persone che sono di grande aiuto con i quali mi trovo bene.
A tal proposito, la settimana prossima cena di Natale con i colleghi. L'azienda contribuisce con 500 corone a persona. Nel frattempo pepparkakor e glögg per tutti!

martedì 16 novembre 2010

Sfi - riflessioni sul tema

Dopo un paio di settimana credo di poter dire che sono soddisfatta del mio corso.
Tralasciando il fatto che è gratuito [anche se per una genovese non dovrebbe essere un elemento secondario ;)] e che mi hanno dato persino una grammatica...
La classe è numerosa, tra i 12 e i 26 elementi a seconda delle giornate, ma gestibile.
Tra i 18 e i 40anni, africani e asiatici in pole position, più 3 sudamericani e 6 europei, di cui un solo italiano oltre me.
Di solito il mio tavolo è così composto: italia, somalia, ecuador, argentina, russia e namibia.
Gli insegnanti sono tre, una ufficiale Leila, una in appoggio Karin e un mentor Martin che si occupa della nostra preparazione al mondo del lavoro.
Due volte la settimana la seconda insegnante tiene una lezione "alternativa", solitamente di approfondimento grammaticale. Chi si sente "deboluccio" su quel particolare tema può fare esercizio con lei. Io finora non mi sono ancora separata dal gruppo principale, ma solo perchè in queste settimane ci siamo occupati di media e comunicazione e l'argomento mi risulta estremamente interessante.
Il lavoro in classe. Abbiamo ascoltato vari telegiornali e discusso le notizie. Lavorato su articoli di giornale. Letto e discusso testi generici e statistiche su stampa e quotidiani, tv e canone. Non male! Il tutto intervallato da esercizi di grammatica e testi scritti da noi sul tema.
Questa mattina abbiamo parlato del canone ... pensate un po': "E' stato istituito per permettere alle televisioni di essere indipendenti e garantire l'imparzialità dell'informazione. Molti paesi europei adottano questo sistema." (...no comment...)

Un mattina alla settimana la passiamo con Martin. Letture ed esercizi sul tema del lavoro, dal cv ai sindacati, passando attraverso i colloqui di lavoro, i contributi e le ferie. L'ultima ora è di esercizio, uno di noi si siede in cattedra e racconta agli altri le esperienze lavorative e di studio, dopo di che gli altri devono fare domande "da colloquio di lavoro". Non sono ancora passata dalla cattedra, ma prima o poi toccherà anche a me!

Ultima nota: le attività extrascolastiche.
Sono diverse, due settimane fa abbiamo visto un film "Kejsarn av portugallien", tratto dal romanzo di Selma Lagerlöf (Premio Nobel 1909). Questo venerdí é prevista una visita a Saco-Studentmässan 2010, la fiera della scuola. E a dicembre andremo a pattinare sul ghiaccio ... mi viene giá da ridere, la sagra del livido e delle brutte figure! :D

Kungsträdgårdens skridskobanan (foto: Pressbild)

mercoledì 3 novembre 2010

Fotografiska+cinema

Oggi giorno libero dal lavoro per me. Al mattino salta l'allenamento previsto causa pioggia e vento che lascia perdere.
Però dopo mangiato facciamo scattare il piano "pomeriggio culturale"!!!
Ad agosto, felicemente disoccupati ma comunque fiduciosi, abbiamo fatto la tessera "soci" annuale al Fotografiska, museo di fotografia situato nell'edificio che una volta ospitava gli uffici doganali, 5 minuti a piedi da Slussen.
Non è solo un museo con 2-3 grandi mostre all'anno più varie mostre "minori" di minor durata. E' anche un posto dove si insegna e studia fotografia attraverso corsi, workshop, conferenze e incontri. I locali sono davvero belli, la caffetteria all'ultimo piano poi offre una splendida vista verso Djurgården e Gamla Stan, attraverso finestre rettangolari che richiamano fortemente il formato di una fotografia. Senza contare che il caffé, i té e i dolcini sono buonissimi!
Insomma, oggi siamo andati perché alcune esposizioni stanno per terminare e non ci andava di perderle. Abbiamo così potuto ammirare le foto di Sandy Skoglund, fotografa che i nostri lettori (e i lettori italiani in generale) ricorderanno per la copertina di "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini. La sua opera si distingue per la precisione della composizione e per il ricorrente tema degli animali che prendono spazi agli uomini. Dal punto di vista compositivo sono rimasto impressionato da Atomic love (non ho trovato un'immagine migliore, chiedo venia). Riguardo agli animali, oltre alla già linkata Revenge of the goldfish, da segnalare la notevolissima Walking on eggshells. Per chi fosse interessato ecco il sito della Skoglund.
L'altra mostra che termina a breve è "Stockholm" di Pieter Ten Hoopen, olandese trapiantato a Stoccolma. Di questa non ho molto da dire, perché l'ho trovata poco interessante. Magari prima cerco altre sue foto (è fotoreporter) e mi faccio un'idea più precisa. Nelle foto esposte al museo la città appare solo grigia, pesante e triste in maniera esagerata. A questo aggiungiamo una tecnica che non mi è piaciuta e inzomma.
Siamo anche passati nella sala della Lumix, dove il 14 novembre verranno "esposte" le foto di Mauro e Giusi nell'ambito di "Lumix 1200". In questo post del blog di Giusi e Davide trovate più informazioni al riguardo.

Dopo un caffé e un bulle al cardamomo ci siamo diretti verso il centro per cercare la futura giacca invernale di Elisa, che insiste a dire che qui fa freddo nonostante oggi il termometro a Slussen dicesse +10°... Per ora siamo ancora alla ricerca, ma il rosso potrebbe essere una nuova svolta per la nostra splendida genovese verso nord!

E poi il cinema: a fine agosto abbiamo fatto la tessera per 4 ingressi a metà prezzo con l'intento di andare spesso a vederci un film. Per ora però i film svedesi non possiamo andarli a vedere se non sottotitolati (e qui consiglio "Himlen är oskyldigt blå") e non abbiamo trovato molto da andare a vedere. Oggi abbiamo deciso di andare a vedere "Somewhere" di Sofia Coppola, del quale si è tanto parlato. Premetto che della Coppola ho apprezzato "Virgin suicides" (ma il libro di Eugenides è molto meglio) e "Lost in translation", non ho invece ancora visto "Marie Antoniette".
Ma parliamo di "Somewhere" partendo dalle cose positive: una Ferrari, uno Stephen Dorff sorprendentemente bravo e la colonna sonora dei Phoenix. Fine, basta, ecco tutto quello che di buono si può dire. Noioso, lezioso, troppo lento e senza niente da dire. Per noi italiani in un cinema svedese poi la scena dei telegatti è andata vicino a farci uscire dalla sala per l'imbarazzo...
No, davvero: il Leone d'Oro??? Ma siamo fuori di testa?! Boh, non sono certamente un esperto, ma il bel cinema è altro, a mio parere.
Nota di colore riguardo ai cinema svedesi (o perlomeno gli SF Bio): appena prima che il film inizi entra in sala la maschera che augura agli spettatori una buona visione, da indicazioni sulla collocazione delle toilette e ricorda cordialmente a tutti di spegnere il cellulare. Nelle sale che ne sono dotate, poi, mentre le luci si abbassano viene tirato su il sipario. Piccole gioie per chi pensa al cinema non solo come uno svago!

mercoledì 13 ottobre 2010

mica è tutto rose e fiori

E' un po' che non scrivo qui, ma a volte è difficile gestire due blog, così con un tacito accordo io e Davide ce li siamo divisi. A lui quello "serio", a me quello degli amici.

Solo per aggiornarvi sulla questione documenti che all'inizio ci ha creato tanti problemi.
Il mio personnummer, richiesto a Skatteverket il 7 luglio scorso, è arrivato dopo 2 mesi esatti; non è una cosa abituale, anzi, i nostri amici svedesi trovavano la situazione parecchio irreale.
Alle nostre prime lamentele, a fine luglio, hanno opposto motivazioni un po' campate in aria e ci hanno fornito il numero di telefono della persona incaricata di gestire la mia pratica, cui però non rispondeva nessuno.
Dopo una settimana siamo tornati a chiedere e a quel punto volevano un foglio che dimostrasse la mia "autosufficienza" in Svezia... Il giorno dopo eccoci all'apertura forniti di copia del saldo del mio conto italiano e relativa conversione in corone.
Passano altri dieci giorni e subito dopo ferragosto finalmente la responsabile della mia pratica richiama, dicendo che manca proprio quella copia al mio fascicolo, salvo accorgersi però durante la telefonata che il foglio era stato pinzato in fondo.
Sta di fatto che ricevo la lettera con il mio personnummer solo il 7 settembre...

Siamo quasi certi che non si sia trattato di burocrazia lenta ma che la spiegazione sia più semplice. La "persona incaricata" è andata in ferie (4/5 settimane) poco dopo aver ricevuto la mia pratica e quindi hanno tergiversato sino al suo rientro...
La questione è ormai risolta, però all'epoca eravamo parecchio nervosi!
Dopo questa avventura però Skatteverket si è riguadagnato un po' della mia stima, fecendomi avere la cartà d'identità elettronica in una sola settimana!!!

Per quanto riguarda la scuola...
Ho seguito due corsi, rispettivamente di 2 e 6 settimane, presso Folkuniversitetet. Sono stati utilissimi e mi hanno fatto conoscere persone interessanti con cui rimanere in contatto, per ora tramite una lingua mista anglo-italo-franco-svedese che fa morir dal ridere, ma miglioreremo.
E la scorsa settimana ho finalmente sostenuto il test presso Sfi (svedese per stranieri) per studiare gratuitamente; inizio lunedì prossimo, tutte le mattine a Liljeholmen, corso 3D.
Le dolci signore che hanno seguito e controllato i miei risultati sostenevano che forse avrei potuto provare già con Sas (svedese come seconda lingua) soprattutto tenendo conto di comprensione e scrittura, ma il mio svedese parlato non è ancora pronto, manca un po' di pratica.

In conclusione nonostante il primo freddo, il cervello in confusione e la lontananza, che un po' si fa sentire, sono sempre più convinta che abbiamo fatto la scelta giusta :)

lunedì 4 ottobre 2010

Qualcosa in più sul lavoro.

Oggi inizia la mia quarta settimana al lavoro. Sembra ieri che ho iniziato, le cose da imparare sono così tante che il tempo è volato.
Che dire: il mondo del lavoro svedese è molto diverso da quello italiano. Intanto il lavorare 5 su 7 è un sogno; poi la sacralità del tempo libero e dell'orario: si inizia 5 minuti prima? Segnare. Devi studiare in quanto nuovo arrivato: ma figurati se ti porti da studiare a casa, è lavoro e lo fai in ufficio! Manca qualcuno per malattia? Se hai voglia e possibilità fermati, ma se no vai a casa, se mai si chiama qualcuno di quelli che lavora "extra". Hai fame? C'è la frutta a disposizione di tutti. Vuoi un caffé o un te? Prego, serviti. Insomma: è tutto quello che ho sempre considerato normale e non ho mai trovato in Italia.
Ma parliamo del mio lavoro, visto che diversi mi han chiesto di spiegare meglio cosa faccio. Allora: la storia di Forex nasce nel 1927 a Centralstation a Stoccolma. L'assistente di un barbiere, colpito dalla quantità di monete straniere ricevute come pagamento, pensò bene di iniziare a cambiarle. L'attività conobbe alti e bassi e fino al 1965 venne gestita dalle ferrovie che, non trovandola redditizia, la offrirono a Rolf Friberg, un agente di viaggio. Fino agli anni '90 Forex era l'unica "non-banca" ad avere il permesso della Banca Centrale Svedese a commerciare valuta.
Nel 2003 Forex diventa banca. Rolf è tutt'ora proprietario dell'azienda, dove lavorano due suoi figli. I negozi/agenzie gialli sono sparsi un po' in tutto il nord, credo che chiunque sia stato a Stoccolma ne abbia visto almeno uno... "Escono dalle fottute pareti" direbbe il Capitano.
Insomma, cosa faccio? Sto dietro un vetro con una camicia gialla, nel nostro negozio tutto giallo, e cambio valuta, faccio pagamenti, versamenti, apro conti e vendo semplici prodotti bancari.
Una volta alla settimana riunione del personale, una volta al mese colloquio con la capa per discutere di come va e lavorare sui punti deboli, formazione online continua, orari variabili, due weekend al mese si lavora.
Spero che sia un pelo più chiaro cosa faccio, per questioni di sicurezza non posso entrare più nei dettagli, ma tanto non credo che interessi poi così tanto.

Ieri sera abbiamo avuto i primi due ospiti a cena (a parte i miei genitori due mesi fa, ma contano perché non svedesi) che, come da tradizione svedese, ci hanno portato degli splendidi e profumatissimi fiori.

Cercheremo di invitare amici più spesso, perché è stata davvero una piacevole serata. Elisa è riuscita a capire praticamente tutto, che non era così scontato, visto che si è parlato di un sacco di cose: tasse, meteo, lavoro, gravidanza (Catrine e Henrik aspettano un bimbo), maternità e altro ancora. Metteteci pure che Henrik ha una parlata un po' particolare (forte accento del Västergötland) ed ecco lì che abbiamo un 8 in pagella!

Urca, è ora di andare a lavorare. Mi avvio, buona giornata!

domenica 19 settembre 2010

Un tranquillo weekend svedese

Elisa è stata in Italia per qualche giorno e lo scorso weekend, essendo stato abbandonato qui da solo, ne ho approfittato per andare da amici a Enköping.
Così sabato mattina alle 9 prendo il treno e vado su. Facciamo tappa da ICA e poi a casa. Tante chiacchiere e pranzo. Poi, come moltissimi qui, ce ne andiamo a funghi. Il clima è decisamente favorevole, anche se c'è stato poco sole. Il raccolto alla fine è stato decisamente soddisfacente: due bei cestini carichi di diversi tipi di funghi come kantareller, trattkantareller, örsoppar e blek taggsvampar. Una volta arrivati a casa la storia dei funghi si può raccontare così: puliti, lavati, tagliati, in pentola a cuocere nella loro acqua e poi su delle belle fette di pane imburrato con formaggio e volendo un po' di prezzemolo. Una bontà!
Alla sera poi Lars aveva il turno di controllo del molo dove i soci/proprietari hanno le barche. Come forse alcuni sapranno il sistema case qui è un po' diverso: in pratica non si compra la casa vera e propria, ma il diritto di abitarci e con questo si entra a far parte di una cooperativa/associazione di proprietari. In alcuni casi, come quello di Lars e Francesca, questo implica alcuni doveri: un paio di turni di turni di controllo dell'attracco all'anno, pulizia comune dei giardini in primavera, raccolta delle foglie in autunno, mantenimento degli spazi comuni in buono stato.
Prima ci siamo però concessi una corsetta di allenamento di un'oretta. Al buio tra i campi e nel bosco, armati di lampada frontale! Ho preso, incredibile, una sola patta in terra!
Dopo lo sforzo e ancora prima di dedicarci al dolce nulla del controllo di un moletto sperduto ci siamo infilati nella sauna: che gioia! La sauna è una cosa poco capita da chi non l'ha mai fatta. Spesso si sente dire "Non riuscirei mai, e poi sai che caldo...". Appunto! dico io. Sedersi in una sauna a 80 gradi e sentire il proprio corpo reagire sputando fuori tutte schifezze possibili è una gran bella sensazione. Poi il tuo amico spara una mestolata d'acqua sui legno e ti prendi uno schiaffo di umidità a più di 80 gradi i pori si spalancano e inizi a sudare come il proverbiale porco... Esci al fresco (5-7 gradi) in costume, ti siedi con una birra e te ne stai lì, senza renderti conto che fa freddino, a chiacchierare. Son gioie, altro che!

venerdì 10 settembre 2010

Lavoro, ora si può dire!

Oggi, 10 settembre 2010, diventerà probabilmente una giornata molto importante per noi.
Elisa ha finalmente il suo personnummer e io un lavoro!

Per scaramanzia non ho mai scritto un granché sulla ricerca, né su quello che nelle scorse settimane è saltato fuori.
Insomma è andata così: già in luglio avevo iniziato a spargere in giro il mio CV, migliorato molto grazie ai consigli di alcuni amici. E' però ad agosto che ho iniziato ad accelerare, visto che a quel punto non c'erano viaggi programmati in Italia.
Così porta di qua, manda di là, rispondi a decine (non ho idea, ma almeno 100, probabilmente molti di più) annunci su Arbetsförmedligen, cerca sui siti delle aziende che avrebbero potuto interessarmi ed ecco che dopo 2-3 settimane qualcosa inizia a muoversi.
Mi telefonano da SJ e mi intervistano al telefono. Interesse confermato e colloquio il 1 settembre. Poi mi chiamano da Forex per un colloquio. Nel frattempo intervista telefonica con Media Markt (=Media World) e tante tante risposte "no, grazie".
Inaspettatamente mi contatta anche Matric Italgross, dove avevo mandato il CV come autocandidatura, senza che cercassero.

Con ordine:
- primo colloquio da Forex (25 agosto): andato bene, un'oretta di chiacchiere su cosa ho fatto, sul perché sono qui, sul perché ho cercato da loro, su cosa mi aspetto. Vado via contento.
- giornata di reclutamento da SJ (1 settembre): case study e intervista con le risorse umane. Direi ok, ma pensandoci poi mi accorgo che avrei voluto/dovuto dire cose diverse al case study. Contento ma dubbioso che mi richiameranno.
- incontro da Matric (7 settembre): vado pensando a un incontro conoscitivo, invece una volta lì scopro che cercano personale. Vado via non contento delle risposte date ad alcune domande, ma mi vogliono rivedere il 9.

L'intreccio è fitto, ecco cosa succede poi:
- Forex mi richiama, mi vogliono rivedere l'8 settembre, primo pomeriggio.
- SJ mi chiama l'8 mattina e mi offre il lavoro, chiedo fino al giorno dopo per rispondere.
- Vedo quelli di Forex, intervista bene, sono contento. Scelgo di spiegare loro la situazione, dell'altra offerta, perché la chiarezza paga sempre. Vado via senza sapere se e quando mi faranno sapere.
- Ieri, 9 settembre, al mattino mi chiama Forex. Mi offrono il lavoro. Prendo tempo e fissiamo un incontro per oggi.
- Sempre ieri, nel pomeriggio, torno da Matric e il colloquio va bene, molto. Spiego anche a loro la situazione e, di nuovo, è la cosa giusta. Loro sono soddisfatti, ma non possono dirmi che mi prendono, per quanto ritengano di volermi a lavorare con loro.
- Esco e chiamo SJ per dire "Grazie per la fiducia, ma no."

E così arriviamo a oggi: alle 10, in un caffé, firmo il mio contratto con Forex. A tempo indeterminato. Inizio lunedì. L'agitazione è tanta, la gioia ancora di più.
Si aspettano tanto da me, anche in virtù delle esperienze passate. Per questo non posso esimermi dal ringraziare tutti coloro coi quali ho lavorato negli anni. Da tutti ho imparato qualcosa e se ora posso iniziare questa nuova avventura con buone prospettive lo devo anche a loro. Grazie!

E ora me ne vado a correre, devo scaricare e allenarmi.

venerdì 3 settembre 2010

Andiam, andiam, andiamo a litigar...

Eh sì, mi tocca!
Sono quasi due mesi dalla richiesta del personnummer di Elisa. E siccome dopo aver integrato la domanda con altri documenti non abbiamo ricevuto alcuna notizia ora prendo e vado a "litigare".
Le norme sono cambiate e ora è più difficile per i cittadini UE ottenere il personnummer, ma ormai siamo alla commedia all'italiana. Ci aspettavamo qualche problema, ovviamente, però ora siamo un po' stufi. Almeno ci dicessero cosa non va (e sono obbligati a farlo...)!

Vabbé, a parte questo tutto bene. Sole e temperatura accettabile, anche se ormai autunnale.
Abbiamo finalmente aperto un conto in banca (un grazie a gattosolitario per il consiglio): si fa tutto online, non si paga niente, e ci vogliono 3 giorni. Mica male. La cosa che mi ha lasciato di stucco ieri è stata l'assistenza: non trovando l'IBAN ho guardato la pagina "hjälp" e ho scelto "chatt". Un minuto dopo ero in chat con la gentile Johanna che ha risposto alle mie domande e risolto il problema...
Ora: in Italia o ti fai la coda allo sportello, o ti fai la coda al telefono. Qui puoi scegliere tra queste due e una pratica e velocissima chat.

Nei prossimi giorni vi aggiorneremo sulle proprio proprio interessanti evoluzioni della nostra battaglia con la burocrazia... Non cambiate canale!

lunedì 23 agosto 2010

Fermi per un po', ma sempre in movimento!

Il titolo del post si riferisce sia alla nostra assenza dal blog che al nostro status.
Eli ha una settimana di pausa tra i corsi di lingua e io continuo a cercare lavoro.
Ma nel frattempo abbiamo avuto il piacere di conoscere Livia e poi, sabato sera, un altro po' di gente. Insomma: la vita va avanti, le cose si muovono.
Piano magari, ma va bene così, il cambiamento è stato grande e ci vuole tempo e pazienza. E ne abbiamo da vendere, se si pensa che sono praticamente due mesi che siamo quasi sempre insieme e non avete letto notizie di italiani che si scannano a Stoccolma...
Senza considerare poi la pazienza che ci vuole con la Pulce:

Non fatevi ingannare dalla foto: ci sveglia praticamente tutte le mattine alle 5!!!
Vabbé, ma sta imparando anche a fare le fusa, come si può non volerle bene?!

Il movimento di cui sopra riguarda sia lo svedese di Elisa, che va avanti bene, che la ricerca di lavoro: sto mandando decine di curriculum, qualche cosa prima o poi dovrà saltar fuori.
Quello che invece si muove poco, e non benissimo, è la burocrazia svedese. Eh sì, molti si stupiranno, ma ci stanno facendo penare per alcuni documenti e si creano situazioni paradossali.
Elisa non ha ancora ricevuto il personnummer, così dieci giorni fa torno all'ufficio delle tasse e chiedo spiegazioni. Ricevo il nome e il numero della persona che ha la pratica in mano. Telefono più volte ma il numero sembra essere irraggiungibile "a tempo indeterminato". Malattia o maternità, diritti sacrosanti e ben tutelati per fortuna, però le pratiche non potrebbero passare ad altri?
Senonché via telefono sblocco la cosa e salta fuori che la legge è cambiata e vogliono dei documenti aggiuntivi. Ok, produciamo questi documenti e li porto all'ufficio, dove però non sanno se andranno bene, perché le regole sono nuove e nessuno sembra avere chiaro come funzionino. mmmhh... mi ricorda un po' l'Italia, ahimé. Aspettiamo e vediamo!

Nel frattempo vorremmo aprire un conto in banca, ma il mio passaporto non digitale non basta. Mi ci vuole un foglio dall'ufficio immigrazione. Ok, andiamo a richiederlo. Peccato però che "se non hai un lavoro non è detto che la tua richiesta venga accettata", mi viene detto. Va beh, io ci provo lo stesso. Nessuna notizia per un po', torno con la documentazione del mio conto in banca per dimostrare che posso mantenermi per un bel po' e aggiornare la mia pratica. Contestualmente chiedo quanto tempo ci vorrà, perché vorrei tanto avere un conto in banca qui. "Da 3 a 6 mesi" COSA??? Il problema qui è che come cittadino europeo ho il diritto di stare qui solo per 3 mesi...
La soluzione ovviamente sta nel trovare lavoro. In un certo senso è giusto, però tutto questo parlare di Europa unita e mobilità per i cittadini e lavoratori europei mi sembra che sia fatto di parole più che di fatti.

Ma non mi lamento: sapevo che la vita da immigrato sarebbe stata non facile, soprattutto all'inizio. E va già bene che da europei siamo privilegiati e che parlo svedese!
Queste "disavventure", come tutto, ci insegnano qualcosa: ora possiamo capire un pochino (poco davvero) meglio come se la passano gli immigrati in Italia, almeno per quanto riguarda la burocrazia.
Non è che mi diverta, sia chiaro, ma bisogna prendere le cose con lo spirito giusto e senza fretta.

domenica 8 agosto 2010

back to school

La sensazione è esattamente quella del primo giorno.
Stomaco chiuso, un po' per la paura e un po' per l'emozione. Cartella pronta su di una sedia (è una borsa ma poco cambia). Abbigliamento quasi deciso, niente grembiule per fortuna! Manca solo la merenda...
Domattina torno a scuola!!! corso extra-intensivo di svedese, in svedese...
non sono sicura di rimanere attenta tutta la mattina, in fondo sono quasi dieci anni che non seguo una lezione, ma ripongo grande fiducia in almeno una pausa caffè!!!

Per la prima volta sarò da sola con questa nuova lingua, senza la mediazione di Davide...
SPEREMMU BEN!!!

lunedì 2 agosto 2010

Nollåttare!

Eh sì, signore e signori, siamo ufficialmente e stabilmente a Stoccolma!
Per ora ancora nell'appartamento a Sköndal, nei prossimi giorni ci trasferiamo (per soli 3 mesi) in Fridhemsgatan, praticamente in centro...

Il nostro viaggio attraverso l'Europa in camper è andato benissimo, la Pulce (la gatta) si è abituata in fretta alle strana situazione: per non sentirla lamentarsi bastava tenersela in braccio, ovviamente nel trasportino, in modo che vedesse fuori. Sempre al servizio della vera capofamiglia!
Viano, autostrada in Austria, Monaco, Bodenwöhr, Celle (DE), Amburgo, Puttgarden, Copenhagen, Sölvesborg, Öland, Västervik e infine Stoccolma: di tutto questo abbiamo foto e promettiamo di scrivere a breve un post dedicato.

Un'ultima cosa: oggi è il compleanno di Elisa, Grattis!!!

sabato 24 luglio 2010

Dedicato a tutti quelli che

Quindi eccoci, è arrivato il momento.
Noi si parte domenica con il camper stipato di roba e gatto al seguito per la nostra nuova vita.
In questi giorni pieni di cose da fare abbiamo avuto, per fortuna, il tempo di fare nostri gli incoraggiamenti, la gioia, la vicinanza e l'amicizia di molti.
Sono davvero tante le persone che ci sostengono con entusiasmo, fiducia e parole piene di affetto, partecipando così alla nostra avventura.
Sì, ci portiamo dentro un ricco patrimonio di affetti che non abbiamo alcuna intenzione di rischiare di perdere nonostante la distanza.

Così ora, dalla ormai quasi vuota casa di Elisa, a poche ore dal salutare Genova, mi sembrava giusto prendermi un po' di tempo e scrivere queste poche righe semplicemente per ringraziare tutte le splendide persone che ci circondano e ci sostengono.

Grazie, di cuore.

venerdì 16 luglio 2010

I primi 10 giorni della nostra nuova vita

Oggi pomeriggio torniamo in Italia. Per giusto una settimana, non abbiamo alcuna intenzione di rimanerci.
Un breve bilancio di questa prima fase esplorativa:
- alcune decine di CV lasciati in giro e spediti online
- una cinquantina di annunci " appartamento cercasi" seminati per le bacheche di Stoccolma
- conseguentemente ai primi due punti: percorse 3-4 maratone...
- casa da agosto in poi sostanzialmente trovata, cosa fondamentale
- voglia di tornare in Italia che si avvicina rapidamente a valori negativi (se poi si leggono i giornali online si raggiunge quasi lo zero assoluto)
- la burocrazia svedese funziona bene, ma a noi la sta menando un po' solo perché il mio passaporto non è di quelli nuovi, che mi pare ridicolo

Insomma: siamo contenti. Forse speravamo di riuscire a raccogliere qualcosa di più, ma luglio qui è come agosto in Italia: tutti in ferie, tutto tranquillo e poco "movimento".
Io ho ripreso in fretta a esprimermi decentemente in svedese, per quanto non sia ancora del tutto soddisfatto per via dell'accento italiano un po' forte; Elisa capisce molto e si picchia con la pronuncia, ma sono certo che dopo il primo corso di agosto sarà già autonoma a sufficienza per cavarsela nel quotidiano.
Questi giorni erano anche un po' di vacanza, visto che non ne facevamo da un anno. Così siamo stati al lago (e siamo quasi riusciti a bruciarci al sole)


Poi in piscina e a cena con gli splendidi Andrea e Belinda (che non ringrazieremo mai abbastanza); ci siamo fatti un giro in battello nell'arcipelago cittadino; abbiamo visto la finale mondiale in uno dei migliori bar di caracas (e quindi dei peggiori di Stoccolma) con Signe dopo aver cenato da Hermans, con fantastica vista sulla città.
Nel nostro peregrinare per appendere fogli abbiamo anche visitato Gustav Adolfs Parken,


uno dei tanti parchi cittadini. Stoccolma è piena di verde. In questo momento, a 20 metri da casa, ci sono dei bambini che sguazzano nella piscinetta del quartiere, mentre i genitori stanno sul prato a prendere il sole o all'ombra. Ovviamente ci sono anche i giochi come altalene e scivolo, ma se c'è una piscina può mancare una doccia?! Ovviamente no. E non siamo in aperta campagna, ma in città. Che so, potrebbe essere l'equivalente di Certosa a Genova...
Tutti han sentito parlare dell'ordine nelle code svedesi, per qualunque cosa. Noi ci siamo abituati ormai, ma Elisa ieri non ha potuto resistere e ha voluto documentare l'attesa del pullman a Gullmarsplan:


Una buona trentina di persone in fila per uno che attendono il pullman e al suo arrivo salgono ordinatamente passando la loro tessera del pullman davanti all'autista, perché qui di "portoghesi" ce ne sono pochi.
A me è capitato che l'autista abbia sbagliato strada. Al capolinea si è scusato con i passeggeri e ha augurato a tutti una buona giornata (mica urlando però).
Insomma, le solite cosucce da niente di questi svedesi spaccapalle tutti ordinati, direte voi. E invece siamo pure riusciti ad assistere a due belle risse! Giusto per non farci mancare niente.

In sostanza: siamo molto contenti della nostra scelta e abbiamo molta fiducia nel nostro futuro qui. Ora si torna giù per il trasloco grosso, saranno giorni frenetici. Aiuto!

lunedì 5 luglio 2010

1 ... 2 ... 3 ... Stockholm!!!!

Ci siamo!
Domattina partiamo per Stoccolma, inizia l'avventura svedese con una prima trasferta di 10gg, aspettando il trasloco definitivo a fine mese.
Zaino quasi pronto, quasi... abbiamo qualche discussione sull'organizzazione dei bagagli, ma risolveremo :)

Fra 24h scriveremo dalla nostra sistemazione temporanea a Sköndal.
Incrociate le dita per il nostro lungo viaggio (sveglia alle 4, poi treno, poi bus, poi aereo, poi bus...) e per tutto il resto.
Cito qui una bella frase di un amico, trasferitosi qualche anni fa negli States: "fai come l'inter, deve essere un sogno, non un'ossessione".
Mi sembra davvero un ottimo consiglio, cercheremo di seguirlo.

sabato 19 giugno 2010

Quando il gatto non c'è...

...i topi ballano, direte voi.
E invece no, se non c'è un gatto (weekend a Parigi per Eli) c'è l'altro, la Pulce, da nutrire e molto da fare per me.
Questi ultimi giorni di lavoro si preannunciano tosti per la quantità di cose da fare e anche perché c'è da traslocare e quindi svuotare casa qui a Imperia. Poi c'è una festa da organizzare, il viaggio dal 6 al 16 e quello definitivo di fine luglio.
Insomma: non lavoreremo, ma avremo diverse cose delle quali occuparci/preoccuparci.
Intanto prosegue la ricerca di casa da agosto in poi, sempre complicata. Teniamo duro e guardiamo fiduciosi ai 10 giorni che passeremo a Stoccolma. Ovviamente ogni eventuale suggerimento è sempre benvenuto :)
Corso di lingue superintensivo di agosto prenotato per Elisa, CV in via di perfezionamento per me, la lingua riesco a tenerla viva grazie ai turisti: oggi 5 minuti di chiacchiere con un simpatico norvegese!
9 giorni di lavoro effettivo e ho finito, fa un po' strano...

venerdì 4 giugno 2010

24 timmar i Stockholm

24 ore di orologio a Stoccolma, contornate da parecchie ore di viaggio tra Liguria, Lombardia e Piemonte. Un mazzo, va detto. Che però ci ha dato una bella soddisfazione: dal 5 luglio al 15 agosto abbiamo un appartamento a Sköndal!
Il proprietario di casa è un giovane insegnante di musica che d'estate lavora in Skåne. Simpatico, gentile e disponibile, va là che potremmo farci un amico...
E ora vediamo se le altre alternative che sono in piedi per quel che riguarda il periodo da agosto in avanti ci dicono altrettanto bene.
Purtroppo questo grande passo l'ho vissuto da solo, Elisa è in preavviso al lavoro e non si può muovere. Presto però quest'avventura sarà "nostra" nel senso più pieno del termine. Finalmente!

Nel poco tempo a disposizione ho anche fatto un giro per librerie per iniziare a lasciare qualche CV, che male non fa. Un paio l'han preso, che già di per sé è positivo. Il grosso del lavoro però lo farò a luglio e ovviamente non riguarderà solo le librerie.

Tornare è stato strano, mille sensazioni e tanti pensieri. Sono positivo, perché ho potuto verificare ancora una volta come mi senta meglio al nord. Forse ormai, essendo agli sgoccioli la mia vita qui, non vedo l'ora di finire e poter ricominciare da un'altra parte. Però è più complicato di così. Ci vorrà tempo per mettere a fuoco tutto, ma l'immagine è piena di colori vivi, accesi e allegri, seppur sfocati.
Ora torno a occuparmi di alcune cosette pratiche che se non le faccio Elisa mi cazzia...

giovedì 3 giugno 2010

il nuovo che avanza ...

E' tutto il giorno che ci penso e ora vi racconto cosa mi è successo ieri sera...
In verità sono stata solo testimone di uno scambio di battute, che però mi è rimasto proprio qui, all'altezza dello stomaco, per tutto il giorno...
Ieri (2 giugno) finisco il mio turno a lavoro intorno alle 22, non volendo tornare a casa da un frigo disperatamente vuoto decido di raggiungere degli amici che sono in un ristorante nel centro storico di genova.
Piazzetta meravigliosa, cucina di pesce, economica, aperta sino alle 23.30 e tre amici, perfetto!!!

Quando mi siedo tra i miei compari riconosco al tavolino accanto un personaggio politico regionale, già consigliere e deputato. Doppio incarico, ovviamente, ed ha solo pochi anni più di me!!!!
Che bravo!!!! (metteteci un lieve sarcasmo, lieve lieve...)

Un aspetto del mio lavoro è che ho a che fare con 'sti tipi tutti i giorni e loro non lo sanno,
sento cosa dicono fuori onda, a "microfoni spenti", ma loro non conoscono la mia faccia
(per fortuna) io sono nella stanza buia dei bottoni, quindi non esisto...
ed infatti non si accorgono che al ristorante c'è una a 1 metro che li osserva attentamente...

Al tavolo in due, giovanepolitico e giovanesostenitore (un assistente?), bottiglia di Vermentino finita, cena al termine... il loro conto prevedeva un resto di 1.5€ che, guai a lasciare una mancia, è tornato di corsa nel portafoglio...

A: la ricevuta la tengo così...
B: rimborso?
A: Sì, sì. Anche tu tieni tutto, mi raccomando.
B: Ma sai, io non è che abbia molto, più che altro scontrini della spesa... sai com'è...
A: Tu tieni tutto, te l'ho detto, poi vedo io come farlo passare...

Lo so, speravate di meglio, in tempi di polemiche e leggi bavaglio la mia personale intercettazione è un po' smilza... tanta introduzione per sole 5 righe...
niente al confronto dei grandi scandali nazionali!!

però 5 righe che dicono tutto... ... ...

come possiamo pensare che in futuro cambi qualcosa se il pensiero di base è questo?
la nuova politica che avanza, quella degli under40, cosa ha di diverso dalla vecchia?
perchè io pago le tasse per rimborsare la cena fuori del politico e la spesa del portaborse?

scusate ma mi era rimasta lì...
magari è solo una sciocchezza, lascio a ciascuno le sue conclusioni...
la mia è che non posso far altro che andarmene, per questa malattia non c'è terapia che funzioni...

venerdì 28 maggio 2010

... la differenza tra fuga di cervelli e corpi che purtroppo restano ...

W l'Italia
guardatelo su YouTube :)

nell'ultima settimana ho visto e ascoltato:
Travaglio che raccontava la storia italiana degli ultimi 30anni, Luttazzi che parlava di censura e Bergonzoni su libertà di stampa ed editori...
Mi sono inc***ata un sacco e ho riso moltissimo, speriamo almeno faccia bene al cuore...

martedì 18 maggio 2010

elisa e lo svedese

Ieri sera ho visto il mio primo film in lingua svedese "Arn-Tempelriddaren" (sottotitolato ovviamente).
In pratica ho riconosciuto giusto un paio di pronomi (du, jag) e qualche altra parolina corta.
Però non mi arrendo, prima o poi il mio orecchio riuscirà a distinguere le parole :)
Una cosa è certa: lunga vita all'inventore dei sottotitoli!!!!

Un commento sul film...
dovrebbe essere un colossal, credo, in pratica è un mattone ed il nostro protagonista ha quella faccia un po' così, diciamo non proprio brillante... a genova abbiamo un termine preciso che ora però non sarebbe carino usare... ;)

appena possibile mi impegno a guardare la seconda parte, se non altro a scopo didattico :)

giovedì 13 maggio 2010

Ehi, ci sono anch'io!

Sì perché partiamo in due, anche se finora ha gestito e scritto solo Eli...

Tutto è cominciato, per me, tanto tempo fa. La Svezia fa parte della mia vita, in un modo o nell'altro, da ormai quasi 10 anni. Di questo scriverò poi.
Ora la storia riguarda un "noi": la svolta alla nostra vita l'ha data una domanda di mia madre, a cena, il 10 gennaio.
Sono seguiti due intensi mesi di confronti, liti, ricerca di informazioni, un viaggio lampo di 3 giorni a Stoccolma, paure, incertezze e poi via. Il tuffo.
I motivi, qualcuno si chiederà. Troppi. E se non riuscite a individuarne almeno uno allora state leggendo questo blog da una dimensione parallela.
Chissà quante domande si farà chi legge:
E il lavoro?! Troppo facile partire con una tale certezza. Il mio unico vantaggio su Elisa è che la lingua già la parlo. Ma la pacchia durerà poco, la ragazza è troppo in gamba.
E per la casa?! Ci stiamo lavorando.
Ma un "paracadute" se andasse male?! Insomma, non credo che funzioni un granché. E poi tié, perché dovremmo averne bisogno??
E con il gatto?! Quello ci deve seguire, pare che non se ne possa fare a meno ;)
E la famiglia?! Quella resta, sempre, con noi.
Sì, ma gli amici dove li metti? Mica li uccidiamo. Cercheremo di dare loro una meta per le vacanze. Scommetto che non dispiacerà a nessuno.
Bon, basta. Buonanotte.

passi avanti

Ecco i passi avanti degli ultimi 20 giorni:
1° - salvo imprevisti dovremmo avere una casa almeno per il primo mese, un tipo simpatico ci affitta i suoi 40mq, così potremmo evitare di rompere le scatole ad amici e conoscenti :)
2° - Rivstart A1, il mio corso di lingua procede ... diventerò bravissimissima!!!
3° - presi i biglietti per luglio! dal 6 al 16 saremo su in avanscoperta, tra documenti, curricula, case e iscrizioni a veri corsi di lingua
4° - casa mia è affittata! inquilina simpatica tanto che a giugno abbiamo in programma una trasferta a Londra insieme ;)

martedì 20 aprile 2010

eyjafjallajokull :)

Un paio di giorni fa una mia amica ha ventilato l'ipotesi di una nostra non-partenza causa polveri islandesi...

ringraziandola per il pensiero (in fondo vorrebbe solo tenermi vicina) le ho ricordato che il nostro trasloco è previsto in camper, il mezzo più "facile" per il trasporto della gatta (belva per gli amici)...
chi la conosce provi ad immaginarsi un viaggio aereo...
due ore e passa di strazianti miagolii, e con strazianti intendo proprio STRAZIANTI, col rischio concreto che gli altri passeggeri decidano di richiuderci entrambe nella stiva o spedirci nel vuoto, senza paracadute ovviamente...

In ogni caso, i piani stanno delineandosi, la caccia alla casa prosegue "a bomba" ...
Luglio partenza, agosto Folkuniversitetet e dopo incrociate le dita per me

In attesa del cambiamento cerco di sopravvivere ai miei giorni da dimissionaria, 60 in tutto, che si prospettano lunghissimi...


giusto per curiosita beccatevi ste foto ---> eyjafjallajokull

mercoledì 17 marzo 2010

SI PARTE!!!!!!!!!!!!!!!!!

Credo che sia cominciata qui, forse anche prima, ma questa è stata la fatidica "goccia"...
Almeno per me.
Quindi si parte. Il prossimo luglio. Ora siamo all'inizio del delirio.
-Lasciare il lavoro
-Evitare di essere lapidati dalla famiglia (la mia)
-Cercare casa su
-Trovare inquilino/a/i per la casa che rimane qui e dovrà autofinanziarsi (la mia)
-Imparare lo svedese (anche questo vale solo per me, che sbattimento però, tutte io le fatiche...)
-Reinventarsi insomma

Quando si trattava di decidere ero molto più preoccupata, mille domande, mille dubbi... ora che la sceltà è fatta sembra più semplice, per la serie "comunque vada sarà un successo"

Da qui parte il blog, per ora poca roba, più in là sarà probabilmente un modo per raccontare ad amici, famiglie e amichetti come vanno le cose e naturalmente ricordare loro quanto ci mancheranno

Cos'altro?
Ah si, speriamo che il prossimo inverno non sia come quello che sta finendo...