Quest'anno una dedica speciale è per, ovviamente, la "neo-mamma" Elisa. Mamma, compagna e donna splendida.
Poi a Nadia, la mia quasi-suocera, che oggi fa pure gli anni (...-anta e non sentirli, auguri!!!). Un grazie perché senza di lei io Elisa non l'avrei al mio fianco.
E a Gabriella, l'altra neo-nonna. Che mi vuole bene, che si fa male nel mezzo della Svezia ma non per questo si ferma, che si commuove facile e mi commuove ancor più facile. A lei un augurio grande così, da buon mammone italiano, perché è la mia mamma e tanta grazia per averne una così.
Un augurio va anche a tutte le mamme di ogni dove, che conosco e non, perché senza le mamme noi uomini non andremmo lontano, poche storie!
E bene farebbero gli italiani a capirlo, perché a leggere quest'inchiesta la situazione è agghiacciante.
Per la cronaca: stiamo sopravvivendo alla visita dei nonni e alle prove che questi portano con sé. E' interessante osservare come fino a qualche settimana fa tutti volessero sapere come stavamo io ed Elisa, mentre ora non è che importi molto a nessuno. Tutta l'attenzione, comprensibilmente, è per Lea. La nostra piccola caciotta cresce a vista d'occhio, sta bene e ci fa perdere un sacco di sonno. Ma poi sfodera una galleria di espressioni incredibili ed ecco lì che tutto passa.
Gran parte di queste prime settimane l'ho passata a casa. Un po' per come era fatto il mio orario, un po' perché mi sono preso dei giorni di paternità. Ora però si torna a lavorare e farò solo un po' di ferie qua e là fino a dicembre. E lì arriverà il bello: da dicembre all'estate prossima sarò in congedo parentale.. Non vedo l'ora, anche se Elisa si ostina a ricordarmi che non sarò libero, dovendo occuparmi di Lea mentre lei sarà tornata a lavorare...
Poi a Nadia, la mia quasi-suocera, che oggi fa pure gli anni (...-anta e non sentirli, auguri!!!). Un grazie perché senza di lei io Elisa non l'avrei al mio fianco.
E a Gabriella, l'altra neo-nonna. Che mi vuole bene, che si fa male nel mezzo della Svezia ma non per questo si ferma, che si commuove facile e mi commuove ancor più facile. A lei un augurio grande così, da buon mammone italiano, perché è la mia mamma e tanta grazia per averne una così.
Un augurio va anche a tutte le mamme di ogni dove, che conosco e non, perché senza le mamme noi uomini non andremmo lontano, poche storie!
E bene farebbero gli italiani a capirlo, perché a leggere quest'inchiesta la situazione è agghiacciante.
Per la cronaca: stiamo sopravvivendo alla visita dei nonni e alle prove che questi portano con sé. E' interessante osservare come fino a qualche settimana fa tutti volessero sapere come stavamo io ed Elisa, mentre ora non è che importi molto a nessuno. Tutta l'attenzione, comprensibilmente, è per Lea. La nostra piccola caciotta cresce a vista d'occhio, sta bene e ci fa perdere un sacco di sonno. Ma poi sfodera una galleria di espressioni incredibili ed ecco lì che tutto passa.
Gran parte di queste prime settimane l'ho passata a casa. Un po' per come era fatto il mio orario, un po' perché mi sono preso dei giorni di paternità. Ora però si torna a lavorare e farò solo un po' di ferie qua e là fino a dicembre. E lì arriverà il bello: da dicembre all'estate prossima sarò in congedo parentale.. Non vedo l'ora, anche se Elisa si ostina a ricordarmi che non sarò libero, dovendo occuparmi di Lea mentre lei sarà tornata a lavorare...