sabato 5 aprile 2014

Aggiornamenti, per davvero.

Passa troppo tempo tra un post e l'altro, vorrei scrivere più spesso, ma il tempo è davvero poco e le cose da fare troppe. Ovviamente in parte è anche colpa mia, che ne accumulo sempre di nuove, preso dall'entusiasmo. Comunque, dopo il parziale pesce d'aprile, mi sembra giusto aggiornare il nostro magro pubblico su come ce la caviamo qui al nord.
Parziale perché l'appartamento l'abbiamo venduto davvero. Eh già: ci trasferiamo in una casa più grande, a un km da dove siamo ora. L'acquisto di casa nuova è avvenuto il giorno prima di partire per le vacanze di Natale, al solito in maniera rocambolesca. La vendita è stata pianificata con calma e però, come normale qui, si è chiusa in 5 giorni.

Andiamo con ordine e iniziamo da casa nuova.
E' una radhus (case in fila) su due piani più seminterrato reso abitabile, con un ampio giardino e nel quartiere di interesse storico e quindi vincolato. Non ci si aspetti palazzi storici, sia chiaro. Le case sono del 1947 e vennero costruite dalla Bolinders, produttrice di elettrodomestici che aveva una fabbrica qui a Kallhäll, come alloggi degli operai. Alloggi di lusso, per l'epoca: 74mq più 30 di cantina.
L'asta l'avevamo ovviamente persa e ci eravamo rassegnati ad aspettare la primavera per continuare la ricerca. Se non ché l'agente mi chiama e chiede se siamo ancora interessati. Mancavano meno di 24 ore al volo e non avevamo neanche iniziato a pensare alle valigie...
Chiediamo di tornare a vederla, alle 14.30 siamo là, parliamo con i proprietari, facciamo un giro, confabuliamo, pensiamo, ripensiamo e diciamo sì.
Alle 17.45 eravamo a firmare il contratto, alle 19 e rotti a casa. Senza avere ancora realizzato la cosa. E con tutto da preparare in vista di 3 settimane in Italia.
Avremo le chiavi il 1° luglio e ci siamo presi un paio di settimane per fare due lavori.

La vendita dell'appartamento dove stiamo era in programma da tempo. Pur avendo tempo, abbiamo deciso di muoverci e mettere fuori il nostro appartamento. Avevamo già l'agente e si è trattato di fare ordine, svuotare parecchio i mobili, fare le foto e poi prepararsi al visning ("casa aperta"). Normalmente si hanno due finestre, una la domenica e una il lunedì, di 30-45 minuti dove l'agente mostra la casa a chiunque si presenti. I proprietari non sono presenti e chi viene può, anzi deve, curiosare con attenzione.
Dal lunedì l'agente contatta chi si è presentato e verifica se c'è interesse e, nel caso, registra le offerte. Avevamo scelto di uscire alti di prezzo, visto il buon momento di mercato, così le offerte sono state meno. Ma mercoledì avevamo informalmente chiuso e giovedì alle 12 sono andato a firmare la vendita.
Sapevamo che non saremmo stati qui a lungo, però ci mancheranno il terrazzo enorme e i tramonti che inondano il salotto da aprile a ottobre. Il carico emotivo da novanta è ovviamente che Legendvägen 15 è stata la prima casa di Lea ed è qui che abbiamo iniziato a essere una famiglia.

A proposito di Lea: cresce ed è uno spettacolo! gattona, si tira in piedi, cammina con l'aiuto di qualcuno, blatera e mangia un sacco, è una testona (come mamma e papà), e non dorme quanto ci servirebbe.

Io in paternità me la cavo bene: ormai a casa da tre mesi, ora che la sto vivendo sono ancora più convinto di quanto sia importante il congedo parentale. Non solo per creare un rapporto con i propri figli, ma anche per crescere da un punto di vista umano.
La questione meriterebbe un lungo post a parte, sia per come funziona che per l'importanza che ha. Ma ne hanno scritto altri, per esempio qui, quindi non mi dilungherò in questo post.

Il lavoro non è che mi manchi, ma per non sbagliare mi vedo con il mio nuovo capo (cambio ufficio e ruolo a settembre) una volta al mese almeno. E in più faccio da "extring" il running coach per Urban Tribes/SATS.
Uff, che faticaccia, devo davvero scrivere più spesso...

3 commenti:

  1. Ho avuto la fortuna e il piacere di incontrarvi per alcune ore in aereo ed ho avuto la bella sensazione di serenità e di gioia nei vostri gesti e negli occhi della piccola Lea. Ancora auguri di buone vacanze in Italia e in bocca al lupo ... per il prossimo trasloco.

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    1. Un grosso grazie per le belle parole. E' stato un piacere anche per noi, grazie per la pazienza! Arrivederci, magari ci si incrocia ancora.

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