martedì 21 giugno 2011

Alcune differenze (?!)

Sotto uno splendido temporale estivo che sta sparendo velocissimo, così come in uno zic era arrivato, scrivo qualcosa di vagamente provocatorio che però può dare un'idea di alcune differenze tra Svezia e Italia.
Ieri era la giornata mondiale del rifugiato e mi è capitato, per caso, di scoprire che a Centralstationen l'UNHCR aveva allestito una tenda come quelle usate nei campi dei rifugiati.
Così prendo e mi butto in metro, una visita per soddisfare la mia curiosità è sempre meglio di restare spaparanzato sul divano a far niente...

La tenda è fatta per ospitare di norma una famiglia, 5 persone, ed è dotata di una piccola cucina. Non è grande, per niente, e spesso i profughi ci rimangono per periodi molto lunghi.
Un sacco di volontari distribuivano materiale informativo, illustravano le nuove statistiche sui rifugiati nel mondo (il paese con il più alto numero di profughi interni è la Colombia, lo sapevate?) e cercavano di coinvolgere più persone possibile.
Sulla sinistra della tenda si può notare il chioschetto "Nödproviant" (rifornimento di emergenza) dove era possibile assaggiare le piccole barrette proteiche usate per dare energia alle persone in fuga, quasi sempre provate da lunghi giorni a camminare in condizioni climatiche provanti.
A completare il tutto c'erano due schermi su cui venivano mostrati dei video con testimonianze di rifugiati, non facili per chi ha lo stomaco debole o un minimo di coscienza...

Ma dove sarebbero, direte voi, le differenze???
Beh, un po' da stronzo quale sono ho pensato di controllare se ci fosse qualche attività simile pubblicizzata sul sito italiano dello UNHCR. Ebbene:

Per celebrare questa importante ricorrenza l'UNHCR, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, organizza una conferenza a Roma per il prossimo 20 giugno alla presenza del Presidente dalla Repubblica Giorgio Napolitano e dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres.


Ore 15,45 - Palazzo Rospigliosi, via XXIV Maggio 43 Roma.

Durante il corso della conferenza verrà proiettato il video "La loro storia è la nostra storia. Da 60 anni al fianco dei rifugiati".

Per ragioni di limitata capienza e di sicurezza è possibile partecipare solo su invito.

Si noti il sottolineato, a mio parere sintomatico del carattere molto italiano tipico di molte celebrazioni di questo tipo.
Non ho idea se in giro per lo stivale si siano svolte altre iniziative e, nel caso, quali. La mia osservazione un po' polemica nasce dalle notizie presenti sui siti ufficiali svedese e italiano e vuole marcare una differenza nell'approccio a questioni così importanti che mi era già capitato di notare in passato.
E' solo un esempio e so bene che ci sono migliaia di iniziative in Italia, magari non sulla questione rifugiati, che non trovano lo stesso spazio qui al nord. Però ieri ho letto della tenda e la prima cosa che ho pensato è stata: "In Italia se va bene c'è una conferenza per pochi..." e ci ho dato, purtroppo.
La Svezia, va comunque ricordato, ha una politica di asilo che in Italia non possiamo neanche sognare, visto che ci siamo inventati i CIE (ex CPT) che sono una delle cose per cui mi vergogno dell'Italia. Il vento sembra star cambiando un pochino anche qui, ma speriamo che le tante spinte democratiche provenienti da tutti i livelli aiutino ad andare nella giusta direzione.
In ogni caso è utile e interessante il Rapporto annuale UNHCR.

PS: domattina vedo di fare un passo a Kungsträdgården, dove fa tappa Italy visits you, saremo solo spaghetti, mandolino, mamma (mammaèarrivatoilmerendero) oppure anche altro?!

3 commenti:

  1. Ci sara' stato il "rinfresco" a quell'evento a Roma? Scommetto di si.
    L'italia e' scollegata dall'universo...anche perche' la maggioranza delle persone sono troppo impegnate a pensare ai fatti propri...

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  2. Interessante davvero... e sul rinfresco scommetto anch'io! C'era gente, in Centralen? Sono curiosa!

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  3. Un po' di gente c'era, ma io sono arrivato tardi, quasi alle 19, e l'evento era in corso dalle 7 del mattino. Come tutte le cose fatte a Centralstation ha certamente suscitato interesse, ma da lì passa talmente tanta gente...

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