mercoledì 23 febbraio 2011

Le prime ferie svedesi

sono ormai agli sgoccioli, domani si ricomincia, anche se non a Centralen, per via di un progetto al quale ho deciso di partecipare.
Lo scorso weekend siamo stati ospiti di Emil e Nico a Göteborg.


Il meteo ci ha detto benissimo e abbiamo avuto in pratica sempre un bel sole e un cielo terso e azzurro. La temperatura è stata stabilmente attorno ai -5°, ma non ci ha impedito di fare parecchie passeggiate.
Andiamo con ordine: andata fatta col treno veloce X2000. Durante le 3 ore di viaggio il paesaggio non cambia un granché, perlomeno fino a che non ci rendiamo conto che puf! la neve è sparita. Un bel salto, visto che qui continuiamo a essere circondati dalla bianca sofficità dei fiocchi (e da lastroni di ghiaccio sui marciapiedi) .
La prima passeggiata ci porta a casa dei nostri ospiti: un piccolo appartamento vintage anni '60 davvero bello. Ecco una buona ragione per comprare casa: te la arredi un po' come cavolo vuoi!
Posati gli zaini facciamo un bel giro a Slottsskogen, gigantesco parco (uno dei tanti anche qui) in centro. Immancabile fika con relativa kladdkaka ottima e abbondante.
Sabato mattina un buon espresso (che botta di caffeina, non ci siamo più abituati) in un bar con il marchio del caffé "Genovese" in vetrina, poi pranzo con Martin e Ida e capatina nel nuovo studio di Erik e Marika. La sera si rivelerà un ottimo esercizio per lo svedese di Elisa: una truppa di una dozzina di persone (tutti svedesi esclusi noi e Nico) si muove da casa verso un locale dove trascorreremo un paio d'ore abbondanti a chiacchierare tra una birra e l'altra (e quasiquasi uno snus). Il cervello di Eli sfiora il meltdown, ma la nostra se la cava egregiamente, con i complimenti di tutti!
All'alba delle 11 di domenica ci svegliamo e via con la solita abbondante colazione svedese e poi un giro a Kviberg, caratteristico mercato delle pulci dove si può trovare di tutto e dove lo svedese è lingua fortemente minoritaria: un gran bel melting pot! Tanto che il pranzo è stato a base di langos (ungheresi) falafel (medio oriente) e una qualche salsiccia dell'est.
La sera ce ne siamo andati a vedere "True Grit" dei fratelli Coen: un gran western, vivamente consigliato a tutti voi.
L'ultimo giorno abbiamo girato per il quartiere di Haga, tra i suoi negozietti dell'usato, i suoi café, le boutique un po' "alternative" e molto originali

con insegne molto carine tipo questa

e una konditori dove fanno dei kanelbullar di dimensioni ragguardevoli. Qui mentre ci apprestiamo ad assaggiarlo sull'interregionale (oh, costava pochissimo e siamo genovesi!!!) del ritorno:

Ci sarebbe molto più da raccontare, ma mi son già dilungato troppo così...
Un grandissimo ringraziamento agli splendidi Emil e Nicoletta, è sempre un piacere vedersi, anche se capita poche volte l'anno.
Citazione d'obbligo per Giusi, che ha sfamato la Pulce durante la nostra assenza: grazie!

5 commenti:

  1. come sempre faccio domande semplici, che é il kanelbullar, dalla foro sembra un incrocio tra una sotta - termine dialettale che traduco solo a chi lo chiede - e una specie di ciambella/strudel/quegli_affari_tedeschi_di_cui_non_so_il_nome

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  2. per la risposta ti rimando a due post di mauro:

    http://www.boffardi.net/2008/10/03/kanelbulle/
    http://www.boffardi.net/2010/10/11/come-fare-le-kanelbullar/

    rende l´idea?
    gli italiani trasferiti in svezia ne diventano completamente dipendenti, quasi quasi non si filano piú nemmeno le bionde... :)

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  3. Viva la kanelbulle gigante e le vacanzine con gli amici. Göteborg mi ispira assai! Prima o poi ci facciamo un salto pure noi.

    P.S. Per la micia, è stato un piacere! Solo che dopo quasi dodici mesi di giochi vivaci con il nostro cagnone mordicchioso non sono più in grado di giocare con i gatti, mi sa...

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  4. Saró stato almeno 20 volte a Göteborg, non riesco mai a farmi un giro ad Haga!

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  5. sembra una pizza invece è un kanelbullar !!!!!!!!!!! è perfetto!

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