mercoledì 13 ottobre 2010

mica è tutto rose e fiori

E' un po' che non scrivo qui, ma a volte è difficile gestire due blog, così con un tacito accordo io e Davide ce li siamo divisi. A lui quello "serio", a me quello degli amici.

Solo per aggiornarvi sulla questione documenti che all'inizio ci ha creato tanti problemi.
Il mio personnummer, richiesto a Skatteverket il 7 luglio scorso, è arrivato dopo 2 mesi esatti; non è una cosa abituale, anzi, i nostri amici svedesi trovavano la situazione parecchio irreale.
Alle nostre prime lamentele, a fine luglio, hanno opposto motivazioni un po' campate in aria e ci hanno fornito il numero di telefono della persona incaricata di gestire la mia pratica, cui però non rispondeva nessuno.
Dopo una settimana siamo tornati a chiedere e a quel punto volevano un foglio che dimostrasse la mia "autosufficienza" in Svezia... Il giorno dopo eccoci all'apertura forniti di copia del saldo del mio conto italiano e relativa conversione in corone.
Passano altri dieci giorni e subito dopo ferragosto finalmente la responsabile della mia pratica richiama, dicendo che manca proprio quella copia al mio fascicolo, salvo accorgersi però durante la telefonata che il foglio era stato pinzato in fondo.
Sta di fatto che ricevo la lettera con il mio personnummer solo il 7 settembre...

Siamo quasi certi che non si sia trattato di burocrazia lenta ma che la spiegazione sia più semplice. La "persona incaricata" è andata in ferie (4/5 settimane) poco dopo aver ricevuto la mia pratica e quindi hanno tergiversato sino al suo rientro...
La questione è ormai risolta, però all'epoca eravamo parecchio nervosi!
Dopo questa avventura però Skatteverket si è riguadagnato un po' della mia stima, fecendomi avere la cartà d'identità elettronica in una sola settimana!!!

Per quanto riguarda la scuola...
Ho seguito due corsi, rispettivamente di 2 e 6 settimane, presso Folkuniversitetet. Sono stati utilissimi e mi hanno fatto conoscere persone interessanti con cui rimanere in contatto, per ora tramite una lingua mista anglo-italo-franco-svedese che fa morir dal ridere, ma miglioreremo.
E la scorsa settimana ho finalmente sostenuto il test presso Sfi (svedese per stranieri) per studiare gratuitamente; inizio lunedì prossimo, tutte le mattine a Liljeholmen, corso 3D.
Le dolci signore che hanno seguito e controllato i miei risultati sostenevano che forse avrei potuto provare già con Sas (svedese come seconda lingua) soprattutto tenendo conto di comprensione e scrittura, ma il mio svedese parlato non è ancora pronto, manca un po' di pratica.

In conclusione nonostante il primo freddo, il cervello in confusione e la lontananza, che un po' si fa sentire, sono sempre più convinta che abbiamo fatto la scelta giusta :)

lunedì 4 ottobre 2010

Qualcosa in più sul lavoro.

Oggi inizia la mia quarta settimana al lavoro. Sembra ieri che ho iniziato, le cose da imparare sono così tante che il tempo è volato.
Che dire: il mondo del lavoro svedese è molto diverso da quello italiano. Intanto il lavorare 5 su 7 è un sogno; poi la sacralità del tempo libero e dell'orario: si inizia 5 minuti prima? Segnare. Devi studiare in quanto nuovo arrivato: ma figurati se ti porti da studiare a casa, è lavoro e lo fai in ufficio! Manca qualcuno per malattia? Se hai voglia e possibilità fermati, ma se no vai a casa, se mai si chiama qualcuno di quelli che lavora "extra". Hai fame? C'è la frutta a disposizione di tutti. Vuoi un caffé o un te? Prego, serviti. Insomma: è tutto quello che ho sempre considerato normale e non ho mai trovato in Italia.
Ma parliamo del mio lavoro, visto che diversi mi han chiesto di spiegare meglio cosa faccio. Allora: la storia di Forex nasce nel 1927 a Centralstation a Stoccolma. L'assistente di un barbiere, colpito dalla quantità di monete straniere ricevute come pagamento, pensò bene di iniziare a cambiarle. L'attività conobbe alti e bassi e fino al 1965 venne gestita dalle ferrovie che, non trovandola redditizia, la offrirono a Rolf Friberg, un agente di viaggio. Fino agli anni '90 Forex era l'unica "non-banca" ad avere il permesso della Banca Centrale Svedese a commerciare valuta.
Nel 2003 Forex diventa banca. Rolf è tutt'ora proprietario dell'azienda, dove lavorano due suoi figli. I negozi/agenzie gialli sono sparsi un po' in tutto il nord, credo che chiunque sia stato a Stoccolma ne abbia visto almeno uno... "Escono dalle fottute pareti" direbbe il Capitano.
Insomma, cosa faccio? Sto dietro un vetro con una camicia gialla, nel nostro negozio tutto giallo, e cambio valuta, faccio pagamenti, versamenti, apro conti e vendo semplici prodotti bancari.
Una volta alla settimana riunione del personale, una volta al mese colloquio con la capa per discutere di come va e lavorare sui punti deboli, formazione online continua, orari variabili, due weekend al mese si lavora.
Spero che sia un pelo più chiaro cosa faccio, per questioni di sicurezza non posso entrare più nei dettagli, ma tanto non credo che interessi poi così tanto.

Ieri sera abbiamo avuto i primi due ospiti a cena (a parte i miei genitori due mesi fa, ma contano perché non svedesi) che, come da tradizione svedese, ci hanno portato degli splendidi e profumatissimi fiori.

Cercheremo di invitare amici più spesso, perché è stata davvero una piacevole serata. Elisa è riuscita a capire praticamente tutto, che non era così scontato, visto che si è parlato di un sacco di cose: tasse, meteo, lavoro, gravidanza (Catrine e Henrik aspettano un bimbo), maternità e altro ancora. Metteteci pure che Henrik ha una parlata un po' particolare (forte accento del Västergötland) ed ecco lì che abbiamo un 8 in pagella!

Urca, è ora di andare a lavorare. Mi avvio, buona giornata!