venerdì 1 giugno 2012

Lavoro in trasferta e vacanze

La lunga assenza è dovuta al lavoro in Norvegia e alle vacanze.
Delle due settimane a Trondheim vorrei scrivere poi, pubblicando anche un po' di foto, mentre volevo rendere ufficialmente nota la mia rivoluzionaria proposta: che si viva in vacanza!
No vabbé, magari alla lunga ci si stancherebbe... ahah!
Siamo tornati oggi dopo la nostra prima vera vacanza da tre anni a questa parte. Abbiamo infatti deciso di non contare le settimane passate in Italia: non che non sia piacevole incontrare famiglie e amici (al contrario: è sempre molto bello), però son stati sempre pochi giorni e pieni di impegni, non proprio la definizione di vacanza che ho nella testa...
Tre anni fa avevamo fatto 5 giorni in campeggio, nel nord della Corsica. Da allora ci sono stati il trasloco internazionale con relativi stress e preoccupazioni (e poi alcuni "successi") e diverse discese in Italia, ma mai una vera e propria vacanza per staccare la spina davvero.
A inizio anno avevo guardato varie possibilità per febbraio, senza dirlo a Elisa per farle una sorpresa, ma avevo rinunciato in fretta perché aveva appena iniziato a lavorare e mettersi immediatamente a chiedere ferie "d'urgenza" non sembrava carino.
Successivamente poi ci siamo messi a cercare e, una volta avuta conferma delle ferie, abbiamo prenotato una settimana in Grecia, a Zante/Zakyntos. Albergo figo, mezza pensione e in testa una settimana di totale relax, con poco o niente a cui pensare.
Chi ci conosce farà fatica a riconoscerci in questo tipo di vacanzieri, per fortuna, però avevamo proprio bisogno di allontanarci dalla quotidianità. Ovviamente non abbiamo tenuto fede al programma "non fare nulla" al 100%. Abbiamo infatti noleggiato un'auto e girato l'isola per due giorni, vedendo dei posti molto belli e godendoci le parti meno turistiche e particolari. Così abbiamo: mangiato in un ristorantino con una vista mozzafiato; visto il Navagio (non è vero, io ero terrorizzato dallo strapiombo e ne ho visto solo un pezzetto), incrociato un matrimonio in spiaggia, con tanto di sposa portata in calesse ed esplorato (vedi alla voce "perdersi") paesini e uliveti. Ieri abbiamo fatto anche il tour per vedere le Caretta caretta: una l'abbiamo vista, peccato che fosse quella con il radiotrasmettitore e che una volta avvistata sia stata presa d'assalto da parecchie barche. Bello vedere un animale del genere non in un acquario, però siamo rimasti con una sorta di tristezza addosso, pensando alla vitaccia che quell'esemplare fa...
Il resto del tempo lo abbiamo passato prendendo il sole, leggendo e mangiando (io ho anche corso, ovviamente). In realtà anche a "dribblare" i buttadentro dei locali sulla spiaggia e in strada: alla lunga non è facile essere cordiale con tutti dicendo sempre "No, grazie", ma ci ha colpito parecchio la loro cordialità. Ai nostri no hanno sempre (!!!) risposto con un "Passate una bella giornata", "Magari un altro giorno", "Buona serata". Che magari sembra normale ai più, ma a due genovesi suona un po' alieno: se i turisti che visitano la Superba e dintorni fossero trattati allo stesso modo, la Liguria sarebbe una meta ben più popolare, come d'altronde meriterebbe.
Comunque abbiamo passato un'ottima settimana e siamo molto contenti. Saremmo felicissimi se Stoccolma non ci avesse accolto con un cielo grigiogrigio, la pioggia e 6°C (stamattina alle 8 noi prendevamo il sole a 22°C...).
Vabbé, mica si può avere proprio tutto dalla vita, no?! :-)

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