lunedì 5 agosto 2013

Segnali di speranza

Leggere i giornali online italiani (e non) in questi giorni, per non dire mesi, è un'esperienza che definire frustrante, irritante e sconfortante è riduttivo.
Mi capita sempre più spesso di provare vergogna a essere italiano. E quando ogni tanto si vede un po' di luce in fondo al tunnel è spesso un treno in arrivo.
Vivendo in Svezia si finisce per dare molte cose per scontate. Ne potrei elencare parecchie, ma oggi mi concentro sui matrimoni omosessuali. Qui dal 2009, anno della loro legalizzazione, non esiste più lo stato civile di "convivente".
In Italia invece siamo indietro, ma le unioni civili rappresentano un importante passo avanti. Ultimamente sono sempre di più le città che si sono dotate di un registro per queste.
Con mio grande piacere Genova è tra queste e bello è che siano stati due amici, Danilo e Giuseppe, la prima coppia a registrarsi. Auguri a loro!

Alcune istituzioni si muovono e si adattano alla società che cambia, la cosa già dovrebbe farci contenti. Però l'appetito vien mangiando e dopo questo primo piccolo e importante cambiamento uno spera che ne seguano altri. Conoscendo però come le cose funzionano lungo lo stivale ero rassegnato che le speranze rimanessero tali.
E invece no! 
Oggi scorro la (sempre orribile) pagina di repubblica.it e scovo una bella notizia che mi auguro con tutto il cuore faccia scuola e che fa, per una volta, assomigliare l'Italia a un paese civile. 
Che allora quel bagliore nel tunnel non sia il solito treno, ma l'uscita verso un paese migliore?!
Per la cronaca: non mi risulta che in Svezia esista permesso matrimoniale, in generale.