mercoledì 17 ottobre 2012

Video virali

Lo so, avevo detto che avrei scritto qualcosa riguardo il Partiledardebatten, ma non sono ancora riuscito.
Nel frattempo però in rete è scoppiata una polemica riguardo una pubblicità norvegese dove ci si prende gioco dello stereotipo dei mammoni italiani.
Le reazioni online son di tutti i tipi: chi si offende, chi nota che il video esagera una certa realtà, chi insulta i norvegesi e tira fuori la sempreverde scemenza dell'alto tasso di suicidi, chi reagisce orgoglioso e gonfia il petto, chi vive all'estero e si prende la briga di scrivere alla Obos indignato.
E poi c'è chi prova ad andare oltre e a raccogliere due info in più. E così scopre che la pubblicità è stata lanciata a maggio e ha scatenato forti polemiche da parte dei norvegesi stessi, polemiche che hanno portato al ritiro dello spot.
L'informazione italiana, con Repubblica in testa, si conferma sempre sul pezzo e pubblica il video ieri... Severgnini si distingue per aver pubblicato una mail di un lettore italiano residente in Norvegia già a maggio. Il signor Massimo spiega anche brevemente cosa è Obos, così non lo devo fare io.

Un altro video, più vecchio, è quello dove tre ragazzi italiani, sempre in Norvegia, riciclano bottiglie e lattine e dicono che lì i rifiuti si vendono e per i contenitori vuoti ti vengono dati dei soldi per la spesa. Il sistema è lo stesso presente qui in Svezia. Anche su questo si è letto di tutto: quanto sono avanti al nord, pensa che sballo farsi pagare per la rumenta (=spazzatura) e cose così.
La realtà è ben diversa e il sistema del vuoto a rendere (pant) funziona così: quando si compra qualche bibita in lattina o bottiglia PET, oltre al prezzo della bibita, si paga anche il pant che è di 1 o 2 corone, a seconda della confezione. Delle bibite si fa poi quel che si vuole e bottiglie e lattine si accumulano (nel nostro caso sotto il lavello...). Quando ci si ricorda si porta il sacchetto in un negozio che abbia un pantautomat e si deposita tutto. Una volta finito si riceve un buono acquisto. Quindi no, nessuno regala soldi per i rifiuti.
Questo sistema, gestito in Svezia dalla privata Returpack, permette a oggi di riciclare l'88% delle bottiglie e lattine vendute (circa 1,5 miliardi di pezzi all'anno).

Per concludere: internet è una risorsa preziosa, ma non contiene la Verità. La pubblicità norvegese era sicuramente di cattivo gusto, ma perché non farsi due risate (l'autoironia è un bene prezioso) e magari usarlo come spunto di riflessione?
Stessa cosa per le lattine: perché, anziché illudersi che qui ci paghino per riciclare, non sfruttare l'idea e cercare di usarla a proprio vantaggio? E invece di dire che in Italia non funziona niente, perché non informarsi sui servizi dei quali pochi sanno? In questo la Svezia perde il confronto con Genova, per esempio, se si parla di elettrodomestici: l'EcoVan e il ritiro a domicilio sono servizi preziosi. Qui se non hai la macchina devi noleggiare un mezzo o chiedere agli amici per portare i rifiuti all'isola ecologica...
Insomma, informarsi un po' meglio farebbe molto bene a tutti, indipendetemente dalla nazionalità. Agli italiani poi farebbe ancora meglio, vista la situazione ;-)

mercoledì 3 ottobre 2012

Usch...

...come vola il tempo!
Poca ispirazione e tante cose da fare mi hanno impedito di scrivere, nonostante abbia abbozzato un paio di post.
Siamo vivi e siamo sopravvissuti a ben 2 settimane in Italia. Questa volta non volevamo stressarci e ci siamo presi un po' di tempo in più del solito. Meno male, direi!
Speravamo, vista l'estate climaticamente (!) parlando pessima, di poterci fare un po' di mare e sole. Ovviamente la fortuna ha deciso di scordarsi di noi e così i primi giorni sono stati di pioggia e nuvole. Ma non c'è problema, perché tanto di parenti e amici da vedere ce n'è sempre. Anzi: meno tempo al mare significa più tempo con loro!
Un po' di mare e sole li abbiamo comunque fatti, sia chiaro. Ma sono già un ricordo sbiadito e lontano, qui la pioggia e il grigio la fanno da padroni.

Il matrimonio di mia sorella ci ha tolto un po' di "stress": è stato un'ottima occasione per vedere e salutare un sacco di gente in una volta sola. I miei parenti dovrebbero sposarsi più spesso!

Il nostro ritorno a casa, cioè a Stoccolma, lo abbiamo (vabbé, io) festeggiato con la mezza maratona di Stoccolma. Qui il meteo è stato gentile e ci ha regalato uno splendido pomeriggio di sole. Da par mio è stata una gara quasi soddisfacente, avendo sì migliorato il mio tempo sulla distanza, ma senza scendere sotto 1h40min, obbiettivo stagionale.
La corsa è diventata una parte importante della mia vita (in Italia mi son portato 3 paia di scarpe, 2 erano da corsa...) e un paio di settimane fa ho partecipato a un corso per löpcoach (running coach) di due giorni. Ora devo solo trovare altri fissati o entusiasti da usare come cavie!
Tra dieci giorni ultima gara della stagione, per la prima volta senza la superpresidentessa del mio ristretto fan-club. Elisa infatti lavorerà di notte e le mattine sono, giustamente, dedicate a dormire.
Ho corso, manco a dirlo, anche mentre eravamo in Italia. Però mi è mancato il contatto con la natura che trovo qui. Eppure non è che la passeggiata tra Cogoleto e Varazze o C.so Italia a Genova, a pochi metri dal mare, siano brutti posti per allenarsi... Però la Svezia offre un sacco di spazi verdi dove si può davvero "staccare" dalla città e dallo stress che questa porta.
Ci sono un sacco di cose che vorrei avere il tempo di scrivere sulle differenze tra Svezia e Italia, su come sta cambiando la mia percezione dell'Italia e su come stia evolvendo la mia idea di Svezia. Però il tempo è davvero poco, purtroppo.

Questo weekend, per dire, tra lavoro e il teatro (TeaterPi mette in scena Pinocchio, ricordate?!) ci resterà molto poco per scrivere. Però a inizio settimana farò sì di farcela. Anche perché domenica sera andrà in onda l'edizione autunnale di "Partiledardebatt": due ore con gli otto segretari dei partiti presenti in parlamento.  Un dibattito interessante, forte, ma dove non si assiste mai alla cagnara dei salotti politici italiani. Vedrò di provare a scrivere qualcosa!